domenica 15 marzo 2009

Di fronte all'apocalisse, con uno stura-lavandini in mano.

Ci sono degli oggetti con cui gli eroi moderni affrontano l'apocalisse e, nel momento stesso in cui questi oggetti li vediamo utilizzati dall'eroe, nel nostro immaginario diventano un tutt'uno con lui. Per capirci, l'Ash de "L'armata delle tenebre" senza la motosega non sarebbe lo stesso, così come lo Shaun interpretato da Simon Pegg senza la mazza da cricket e Jack Torrance senza l'ascia (nel film, perché nel romanzo di King girava per l'Overlook Hotel con una più prosaica mazza da baseball).

Oggi questo empireo si arricchisce di un nuovo personaggio: la punkettona Rylie che, in The Abandoned di Ross Campbell, affronta l'apocalisse zombie armata di… uno stura-lavandini.

La miniserie a fumetti, pubblicata negli USA da Tokyopop e proposta in Italia in una bella edizione in volume unico dalla benemerita Purple Press, racconta di lei, dei suoi amici e di una torrida estate in cui, improvvisamente, gli adulti muoiono e si trasformano in zombie.
Gli altri meccanismi del contagio restano quelli soliti delle storie con gli zombie (il classico morso continua a farla da padrone), ma questo aspetto cronologico per cui gli unici sopravvissuti sono gli adolescenti e, al compimento dei 18 anni, morso o non morso si entra tutti comunque nella schiera dei cadaveri caracollanti, è quello che fa davvero la differenza in The abandoned.

Gli adolescenti di Campbell, in qualche modo, sono infatti imparentati con quelli disegnati da Charles Burns su Black Hole: il vero terrore, sembrano dirci entrambo gli autori, nasce dal corpo che nel passaggio attraverso l'adolescenza si trasforma e che, per un attimo, ci pone aldifuori degli schemi sociali, aldifuori del pensiero diffuso nella maggioranza.
Quello che fa paura è addormentarsi e risvegliarsi in un corpo nuovo, appiattito nella moltitudine, un corpo adulto che si trascina spinto da desideri di base senza saper più sognare un modo diverso di vivere la propria vita.

La storia di The abandoned si svolge in un posto del profondo Sud degli Stati Uniti chiamato Buffalora. Ora io non lo so –e non lo voglio nemmeno sapere– se nel sud degli Stati Uniti esiste davvero un posto chiamato Buffalora. Non mi interessa perché, per me, in quel modo l'autore americano ha voluto omaggiare Mastro (o mostro) Tiziano Sclavi da Broni che proprio a Buffalora (però quella in provincia di Brescia) aveva ambientato il suo Dellamorte Dellamore.

The abandoned ha 224 pagine, costa 14,00 euro e lo potete acquistare su IBS cliccando QUI.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da non comprare... io purtroppo l'ho fatto :-(