venerdì 30 ottobre 2009

Cristo, uno zombie!

Titolo con gioco di parole patetico in stile "Fumo di China" (che però, visto che FdC è roba ACLI, non ne farebbe mai uno simile) per parlare di Prince of Pieces, un fumetto scritto da Sam Miserendino e disegnato da Colin Blanton in uscita nel 2010 e che narra del ritorno in vita (o quasi) di Cristo.
Il Cristo risorto però sragiona alquanto e se ne va in giro ad ammazzare la gente in stile… biblico (corone di spine, contagio per lebbra, trasformazione in sale e via dicendo).

Ma perché ne parliamo qui?
Semplice, perché il Nazareno si nutre anche di carna umana.

Come racconta Fangoria, di Prince of Pieces c'è anche un film in pre-produzione che dovrebbe essere diretto dallo stesso Miserendino e con protagonista il frontman dei Dead Kennedys Jello Biafra.

martedì 27 ottobre 2009

Thrill the world.

Ieri sono stati in 4000 a trovarsi a Los Angeles per la 4° edizione di Thrill the world, che quest'anno si è ovviamente trasformata in un tributo a Michael Jackson, rendendo ancor più unica la gigantesca coreografia della zombie dance del video di Thriller attorno cui ruota l'evento.

Eccola qui:



L'evento è comunque planetario (e destinato a crescere): i dati parlano di 250 città che hanno aderito all'iniziativa per un totale di 34 nazioni coinvolte nella più grande zombie dance simultanea di tutti i tempi (ma non l'Italia…).

Comunque, per capirci, questa è gente seria. Tanto per dire, l'organizzazione ha messo a disposizione per tutti (sul sito e in DVD) i tutorial per imparare i passi, così che la gente prima potesse fare le prove:



Ovviamente l'originale resta imbattibile:

venerdì 23 ottobre 2009

Luigi Bernardi su "The Walking Dead".


Il decano del noir e del fumetto d'autore italiano Luigi Bernardi firma l'introduzione al sesto volume di The Walking Dead (QUI potete trovare un elenco di tutto quello di cui Bernardi si è occupato nell'arco degli ultimi 30 anni. Quasi tutto visto che non si fa accenno a Fantomas, suo ottimo esordio come sceneggiatore di fumetti a cui ha appena fatto seguito l'altrettanto ottimo Carriera Criminale di Clelia C.).

Bernardi è meno musone di quello che la foto là in alto potrebbe far pensare e infatti, durante la scorsa edizione di Picnic! Festival, ha accettato di leggere la sua introduzione in anteprima per il pubblico presente (di più: di leggerla in piedi su QUESTO).
Cliccando QUI potete ascoltare la registrazione della sua lettura (mentre QUI potete scaricarne il file .PDF da leggere).

Ricordiamo che The Walking Dead vol. 6 - Questa vita dolorosa è in uscita in tutte le fumetterie a fine mese e che lo potrete trovare, in anteprima esclusiva, durante Lucca Comics & Games presso lo stand Alastor.

Link:

Arrota lo zombie.

Altro videogame a tema zombie dedicato a chi gioca su PC.
In Zombie Driver (Exor Studios) l'obiettivo del gioco è quello di recuperare i sopravvissuti di una città invasa dagli zombie. Il mezzo che userete per fare ciò sarà un'automobile, altamente personalizzabile con armi di vario tipo per non dare tregua alle orde di zombie che cercheranno di ostacolarvi.

Per maggiori informazioni www.zombiedriver.com

lunedì 19 ottobre 2009

Non-morti Vittoriani.


"Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per improbabile che sia, dev'essere la verità.". Queste le parole di Sherlock Holmes, il più grande detective di tutti i tempi, almeno fino a quando le sue abilità e quelle del suo assistente Dr. John Watson non verranno messe alla prova dal più straordinario caso della loro carriera: i morti che ritornano in vita.

Victorian Undead è una miniserie di 6 numeri scritta da Ian Eddington e pubblicata negli USA da Wildstorm. I disegni sono dell'italianissimo Davide Fabbri. Le copertine le firma da Tony "The Walking Dead" Moore.

Anche Superman diventa zombie.


Era inevitabile che, visto il successo dei Marvel Zombies in casa Marvel, anche la DC Comics – che ancora non ha capito che chi insegue è sempre destinato a perdere – si lanciasse nel magico modo dei non-morti.

Ecco così approdare nei negozi di fumetto USA Blackest Night, il nuovo crossover dedicato ai supereroi in salsa zombie di cui non è difficile immaginare l'assoluta inutilità (d'altra parte anche Marvel Zombies, esaurito il senso della barzelletta del primo ciclo firmato da Robert Kirkman, poi non ha fatto altro che trascinarsi noiosamente).

La trama: viene ritrovata (e attivata) la controparte oscura della batteria usata per ricaricare gli anelli delle Lanterne Verdi e il malvagio Black Hand se ne serve per riportare in vita i supereroi recentemente morti.
Questo quello che scrive dell'opera il suo scrittore Geoff Johns: "Il tema centrale di questa serie sono le emozioni. Tutta la serie ruota attorno a questo tema: le emozioni contrastanti, il modo in cui le emozioni cambiano e quello con cui ci rapportiamo ad esse. Le emozioni, cosa sono e che cosa significano".

venerdì 16 ottobre 2009

Zombie Walk a Bologna.

Sabato 24 ottobre, a Bologna, seconda edizione della Zombie Walk organizzata da Flashmob (Eventi di Massa) Bologna by EclettiBo' Staff.

Ci si ritrova alle 20.45 in P.zza VIII Agosto e da lì si cammina fino a Via Centotrecento. Festa finale presso il locale Circoloquace.
Maggiori informazioni (oltre a contatti e indicazioni su come vestirsi e truccarsi) sulla pagina Facebook dedicat all'evento.

Qui sotto il video della passata zombie walk (9 maggio 2009):



(Si ringrazia splattergramma.blogspot.com per la segnalazione)

giovedì 15 ottobre 2009

Are you undead tonight?


Prendi un tizio di nome Billy Rockerson che, come professione, fa sosia di Elvis. Prendi uno zombie che lo morde contagiandolo. Prendi gli States del Sud e un viaggio del suddetto sosia per ritrovare il padre defunto e riconciliarsi con lui.
Il risultato è un fumetto francese intitolato Rockabilly Zombie Superstar (di Nikopek e Lou, Ankama editions) di cui un breve estratto lo potete leggere QUI.

sabato 3 ottobre 2009

La fragilità richiede coraggio.


(Dal momento che da poco è uscito "Polvere alla polvere", il secondo volume di Fragile che ne conclude la storia, ne approfitto per postare qui due riflessioni sull'opera e sul suo autore che mi girano in testa da un po' di tempo, nella speranza che possano essere interessanti per i lettori del blog). – AGC

Sapete qual è stata la prima cosa che mi ha colpito dell'opera di Stefano Raffaele, anni fa quando ne lessi in un'intervista?
Il titolo. Fragile.

Fragile è una parola emozionante, evocativa, coraggiosa da usare di questi tempi.
Creare una storia horror e incentrarla sul concetto di fragilità per me già così era un'idea geniale. L'idea di poter essere fragili (o di poterlo diventare) fa paura, esattamente come fa paura l'idea di poter essere liberi.

Stefano Raffaele, da quello che racconta, a un certo punto della sua vita non si è sentito più libero.
Le cose che gli chiedevano di disegnare non gli piacevano più. Non gli piaceva più il modo in cui faceva una cosa che ha sempre alla base il piacere: disegnare.
Andrea Pazienza diceva che il segno è come il kiai: viene dal plesso solare e va cercato.
E così Stefano quel nuovo segno che lo facesse sentire libero se l'è andato a cercare. È partito e, quando è tornato, con quel nuovo segno ha disegnato "Fragile", una storia che ha anche scritto attingendo direttamente alla nuova forza scoperta nel kiai.
Una storia di zombie che, anche attraverso il segno, parla di rinascita: la quadratura del cerchio.

Un'altra cosa che mi ha colpito di "Fragile" (ma questo solo dopo, quando ho avuto modo di leggere la storia) è l'aver notato che l'autore non aveva nessun problema a mettere in scena dei personaggi antipatici e, in fondo, negativi. In tutta la storia, pure togliendo i cattivi, non ne esiste uno che sia veramente positivo, dal superficiale Alan fino ad arrivare all'inaffidabile Marcus.
Il che, tradotto, significa una volontà ben precisa da parte dell'autore di rinunciare alla sicurezza dell'eroe classico, quello in cui bellezza e bontà di solito vanno a braccetto.
Prendete Lynn, la bella top-model che piange il suo corpo che giorno dopo giorno vede cadere a pezzi e che, alla fine, trova l'amore: è una figlia di puttana antipatica e riottosa e, come nella miglior tradizione EC Comics omaggiata dalla storiella a fine volume (esclusiva dell'edizione saldaPress), verrà severamente punita per il suo essere malvagia.
Quelli della EC sì che erano fumetti moralmente educativi!

"Fragile" dimostra infatti una sensibilità trasversale da parte del suo autore rispetto alle regole canoniche del genere horror, un modo di fare che anticipa molte delle tendenze del cinema contemporaneo in cui la figura dello zombie si fonde con la commedia, l'action-movie e la storia d'amore (non dimentichiamo che "Fragile", oltre ad essere stato opzionato quasi subito per diventare un film negli USA, è stato pubblicato per la prima volta nel 2003, cioè ben prima dell'ubriacatura zombiesca a cui assistiamo oggi).
La bellezza di "Fragile" è proprio nel fatto che, con un'immediatezza che sconvolge, il suo autore mette in scena la più classica (e la più difficile) delle scelte narrative, quella che contempla eros e thanatos, amore e morte: Alan e Lynn sono zombie in un mondo popolato da zombie, hanno i problemi di tutti gli zombie e, nonostante tutto ciò, si amano.
È una scelta che, raccontata, potrebbe far ridere e invece, quando la vedi sulla carta inserita in una storia apparentemente di genere, funziona eccome.

E dico "apparentemente" proprio perché un aspetto per me affascinante di "Fragile" è che è un fumetto transgender nel modo più naturale possibile e senza bisogno di intellettualizzare per questo tutta la storia.
"Fragile" è transgender perché mette al centro della narrazione la mutazione del corpo (quindi perfettamente in linea con l'horror contemporaneo) ma anche perché, più prosaicamente, uno dei suoi personaggi è transgender.
E il bello è che essere transgender -grazie Stefano!- non gli impedisce di fare nulla, non gli procura sensi di colpa da scontare con la mutilazione del corpo e non obbliga noi lettori a leggere il tutto con la colonna sonora di "Madama Butterfly" in cuffia.
Grace è transgender e, come un normale essere umano, ha luci e ombre, momenti di felicità e momenti di malinconia, cammina su tacchi di 12 centimetri e spara con un fucile d'assalto (cioè, ci prova più volte senza riuscirci. Ma forse questo si presta più a una lettura freudiana del personaggio).
Altroché ispirarsi a Vladimir Luxuria : il popolo transgender italiano dovrebbe fare di Grace la propria bandiera.

Stefano mescola continuamente le carte in tavola, gioca con le sue due anime di autore (e credo anche di persona). Una più intimista, meditativa, romantica. E un'altra votata all'action, al bellobello come lo intenderebbe Zoolander, al pedale dell'acceleratore schiacciato bene fino in fondo.
Queste due anime convivono tranquillamente in "Fragile", un'opera dove si passa dagli amanti zombie che si cercano timidamente le mani alle automobili grosse e potenti messe sulla carta da un'autore che – è chiaro– si diverte con un matto a disegnarle fin nei minimi particolari.
Convivono perché Stefano non si vergogna di riportare il fumetto alla sua dimensione di kolossal a costo zero, a quell'aspetto vitale e divertente che chiunque abbia iniziato a disegnare fumetti da bambino conosce benissimo: e allora, a parte le fuoriserie da urlo e i baci appassionati, ecco grandi scene di massa dentro e fuori delle città, abbondanza di zombie e creature mostruose, donne dalle gambe lunghissime e dai seni abbondanti e, in mezzo a tutto, pure dei personaggi zombie che omaggiano con siparietti comici il genere della buddy-comedy.

Qua e là, nella storia, ci sono momenti che è evidente che l'autore, alla sua prima esperienza nel gestire insieme scrittura e disegno, non ha controllato fino in fondo. Momenti sui cui, ancora più evidentemente, nessun editor è intervenuto, non tanto a ridimensionarli quanto a incoraggiarne l'esplorazione.
Prendete i disinfestatori a inizio storia, quelle grandi vignette in cui appaiono quasi come misteriosi cowboy che parlano poco e attraversano il deserto su lunghe decappottabili: sono spettacolari e sarebbe stato bello se avessero trovato una collocazione anche dopo, quando la storia si sviluppa e vengono introdotti nuovi temi oltre a quello della fuga.
E invece purtroppo, dopo qualche pagina, scompaiono (e, personalmente, vorrei tanto che ci fosse un Fragile 2 per rivederli in azione come meritano. Capito Stefano?)

C'è di buono, però, che Stefano Raffaele è un autore sempre disponibile al confronto e che ama molto questa sua opera. Così, per l'edizione italiana, ha acconsentito a ritoccare qua e là delle scene e dei dialoghi che oggi sembravano a tutti meno in linea con le sue idee per questa storia.
Il risultato è che l'edizione italiana di "Fragile" è una vera e propria director's cut unica al mondo, completata da studi sui personaggi e inediti che Stefano ha voluto ripescare dai suoi archivi per farli conoscere al pubblico italiano.

Morti viventi che, invece di pensare a mangiare gli umani, si amano. Ha proprio ragione Andrea Plazzi nella sua introduzione al libro: Stefano Raffaele non è normale.