giovedì 30 aprile 2009

Che l'attesa sia con voi…


Mentre il volume 5 di The Walking Dead dovrebbe essere in viaggio verso tutte le librerie (e in alcune ormai già arrivato), per ingannare l'attesa vi propongo qui sotto la bella introduzione a firma di Paola Barbato con cui abbiamo scelto questa volta di aprire il volume (e di cui ringrazio qui nuovamente l'autrice).


IL PREZZO DELLA SOPRAVVIVENZA
di Paola Barbato
(introduzione a The Walking Dead vol. 5 - La miglior difesa)

Quando cominci una storia sei sempre convinto di avere qualcosa da raccontare. Qualcosa di ben preciso, circostanziato. Un tema, un plot, un’ambientazione. E, ovviamente, di poter gestire a tuo piacimento almeno una manciata di personaggi. Li farai interagire, muovere, evolvere, cambiare proporzionalmente a quanto cambia il mondo intorno a loro. Si parte sempre da lì. Però poi, alla prima deviazione, inspiegabimente si svolta. Questa è stata la sensazione avuta dalla lettura dei primi cinque volumi della serie “The Walking Dead”. Robert Kirkman è partito con le migliori intenzioni: in mente quanti e quali difetti dell’attuale società dileggiare e condannare, già pronte le ambientazioni subito riconoscibili eppure sottilmente “difettose” (in quanto private della loro normalità), e in pugno, studiato nei minimi dettagli, il più variegato spettro emotivo da applicare ai propri personaggi. Kirkman, lo si capisce subito, era certo della loro evoluzione. Su alcuni non si sbagliava, per quanto la loro prevedibilità sia un po’ l’anello debole della serie, su altri ha rischiato e ha fatto bene. Certi li ha sottovalutati. E lì è cascato nella più deliziosa trappola in cui possa cadere uno sceneggiatore: sono stati i personaggi a prendere in pugno lui.

Diciamocelo: gli zombie sono solo un pretesto. Ci si affeziona quasi subito a questi bruttoni lenti, cenciosi, privi di qualsiasi reazione o scopo, non fosse che l’alimentazione (peraltro non necessaria). Alla fine sono uno sfondo come un altro, un fastidio come un altro, un ostacolo da scavalcare con un balzello, senza enorme fatica. Non sono i cattivi, sono gli sfigati, quelli a cui è andata a male. Invece i sopravvissuti, quelli che Rick al termine del quarto volume definisce i “veri” morti viventi, quelli sì che sono il poco edificante specchio di questa nostra umanità. I lettori sono costretti a conoscerli e poi disconoscerli, in un graduale abbruttimento man mano che la storia va avanti. E come ho detto poc’anzi, i personaggi non sempre sono ubbidienti. Pensi di averli in pugno, di dare a ciascuno il peso che merita, eppure capita che qualcuno resti un passo indietro, per quante battute gli metti in bocca e quante scene gli dedichi, magari con l’amore eccessivo di un padre verso un figlio testone. Mentre nel frattempo chi deve emergere emerge, chi deve sopravvivere sopravvive, chi vuole ottiene. Anche dall’autore. Un esempio lampante è quello di Michonne. Allineata perfettamente con gli zombie che l’affiancano nella sua prima apparizione, questa carismatica amazzone nera nella manciata di 20 pagine si è mangiata tutti i personaggi femminili e metà di quelli maschili. Il lettore comincia ad aspettarla, non perché sia particolarmente bella o perché faccia cose strabilianti, ma perché è carismatica, credibile, latentemente pazza. Michonne probabilmente i cattivi, i cattivi veri, li ha già incontrati. E altrettanti ne incontrerà in questo quinto capitolo della serie che, mi dicono voci di corridoio (o più prosaicamente internet) tanto scalpore ha suscitato in America insieme a quello successivo.

Senza nasconderci dietro un dito sappiamo che Michonne è destinata a subire i peggiori oltraggi che possano essere perpetrati su una donna. I peggiori, in assoluto. E sapete come posso esserne certa? Perché ho una fervida fantasia. Molto, molto fervida.
E Kirkman, sottolineando per l’ennesima volta quanto bene conosca i pozzi neri dell’animo umano, le ha riservato il peggio con lo stratagemma più bastardo e subdolo che ci sia: non ci mostra nulla. Non vediamo. Ma sentiamo. Ciascuno è libero di immaginare, non ci sono riferimenti certi a nessun abuso, nessuna tortura, nessuna perversione o aberrazione. Solo le frasi sconnesse dell’aguzzino, solo le urla trattenute di Michonne, solo le lacrime di chi ascolta. In questa negazione dell’esplicito c’è tutto lo schifo che accompagna la violazione di un corpo femminile. Femminile, sì. La non-scena sarebbe stata meno forte se il protagonista fosse stato un uomo, nemmeno se l’avessero passato in un tritacarne. Ho pensato cose veramente orrende nel leggere e rileggere quelle poche pagine, quelle poche parole. Ho avuto modo di valutare con precisione millimetrica la mia fantasia (malata), la mia perversione e anche le mie paure (difficile a credersi ma son donna pure io). Di buono resta che tutto ciò accade a Michonne. Non a Lori o a Carol, o a Maggie. A Michonne, il Personaggio Emerso, il Personaggio Quadridimensionale, il Personaggio Vivo, la Morta Vivente per eccellenza. Non ci farà aspettare molto per mostrarci quanto profondamente radicata sia questa verità secolare: solo chi è in grado di dare la vita è veramente in grado di dare la morte. O di andarci molto, molto vicino. Che l’attesa sia con voi, varrà ogni attimo.

giovedì 23 aprile 2009

The Walking Dead vol.5


Se la legatoria farà il miracolo (ma qui ci crediamo tutti poco…), il pubblico del Napoli Comicon potrebbe avere la sorpresa di trovare allo stand Alastor il 5° volume di The Walking Dead, 144 pagine belle dense di avvenimenti zombieschi e non per Rick Grimes e soci (anzi, 148, visto che abbiamo aggiunto in coda al volume un paio di pagine a colori per presentare ai lettori la nuova collana "Z").

Invece, nel caso in cui il miracolo non avvenga, l'appuntamento (ma stavolta per tutti) è automaticamente spostato alla settimana prossima in… ogni negozio di fumetti.

venerdì 17 aprile 2009

Quando parla Time…


L'articolo non dice nulla di nuovo rispetto a quello che tutti noi che frequentiamo queste pagine sappiamo già, ma che Lev Grossman scriva su Time che "Gli zombie sono i nuovi vampiri", be', è comunque qualcosa che vale la pena di tenersi a mente.

Ovviamente sperando che non sia una notizia parente di quella per cui graphic novel era la nuova parola d'ordine in libreria.

(si ringrazia Zironi per la segnalazione e la rete per la bellissima copertina di Time del '76)

giovedì 16 aprile 2009

A volte un uomo è da solo perché ha in testa strani tarli...

La notizia del giorno è questa: il batterista Stefano D'orazio lascia i Pooh dopo 38 anni di onorata carriera.
Per commentarla (e restare in tema con l'argomento del blog), un piccolo cult: il video tratto da Superconvescion 2001 con i Pooh in versione zombie a tutela del credo metallaro.

mercoledì 15 aprile 2009

Candidature.


The Walking Dead è candidata come "miglior serie a fumetti estera" al Premio Antonio Micheluzzi che verrà consegnato durante l'undicesima edizione di Napoli Comicon (dal 24 al 26 aprile).

Qui tutte le altre candidature (come ad esempio, per restare sempre in casa saldaPress, quella per Carmine Di Giandomenico come "miglior disegnatore" per Oudeis - libro secondo).

martedì 7 aprile 2009

What's the english for "azzannatori"?

All'interno di The Walking Dead i personaggi chiamano gli zombie –oltre che zombie– in diversi modi: ci sono i roamers (che noi abbiamo tradotto "vaganti"), i lurkers (tradotto in "appostati", cioè chiaramente cercando l'assonanza con "appestati") e, dal quinto volume, i biters.

E con biters sono iniziati i problemi.

Biters (chiaramente derivato da to bite, cioè mordere) apriva a diverse ipotesi di traduzione: letterale (morsicanti/morditori/morsicatori), leggermente traslata (azzannatori) o più libera (addentatori/voraci)?
Insieme alla consapevolezza che probabilmente non c'era niente in italiano in grado di rendere la sinteticità dell'espressione originale, è emerso anche il fatto che ognuna delle varie ipotesi interpretative aveva i suoi pro e i suoi contro e che questo ci rendeva difficile una scelta.

E così… sondaggio tra i lettori del blog per scegliere la traduzione!

Ora, a urne chiuse, possiamo comunicare che ha vinto AZZANNATORI con 20 voti sui 48 pervenuti (scarsa affluenza ai seggi, chiaro segno che il tempo buono ha fatto scegliere a molti il mare piuttosto che il dovere elettorale a cui i saldatori li stavano chiamando).

Comunque sia, ecco qui il conteggio definitivo dei voti:

AZZANNATORI: 20
MORSICATORI: 5
MORDITORI: 5
MORSICANTI: 12
VORACI: 4
ADDENTATORI: 2

Che poi non si dica che la democrazia è morta.

domenica 5 aprile 2009

Chissà cosa direbbe Povia?

Nel grande gioco del rimescolamento culturale, era inevitabile che gli zombie incontrassero anche il cinema queer dando origine a questa co-produzione tra Germania e Canada del 2008 firmata da Bruce LaBruce: Otto;or up with dead people.

Nei 94 minuti del film si racconta di Otto, uno zombie che gira un po' smarrito per Berlino. Qui incontra una regista indipendente che decide di girare un documentario su di lui (e questo in parallelo a un altro progetto su cui la regista è al lavoro da anni, ovvero un epic-porno-politic-zombie movie intitolato "Up with dead people").
A un certo punto emergono dei dettagli sul passato di Otto e un ex fidanzato che Otto decide di rincontrare, con risultati che dimostrano che le storie finite andrebbero definitivamente considerate –appunto– morte.

Qui il sito ufficiale del film (da cui si accede anche al blog di Otto).

(il trailer qui sotto è la versione autorizzata da youtube. In quello originale, presente sul sito ufficiale, ci sono molti più uomini nudi che si baciano.)

mercoledì 1 aprile 2009

Tempo di calendari.

Ed ecco finalmente il calendario delle uscite della collana Z previste per il 2009 condito da qualche informazione editoriale minima.

APRILE
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THE WALKING DEAD vol.5 - La miglior difesa
di Robert Kirkman e Charlie Adlard
144 pagine in b/n. Euro 12,00

GIUGNO
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FRAGILE vol. 1 - L’amore dopo la morte
di Stefano Raffaele
96 pagine a colori. Euro 12,00

LUGLIO
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THE WALKING DEAD vol.6 - Questa vita dolorosa
di Robert Kirkman e Charlie Adlard
144 pagine in b/n. Euro 12,00

FRAGILE vol. 2 - Polvere alla polvere
di Stefano Raffaele
96 pagine a colori. Euro 12,00

OTTOBRE
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RAISE THE DEAD vol. 1 - L’inizio della fine
di Leah Moore, John Reppion e Hugo Petrus
108 pagine a colori. Euro 12,50

NOVEMBRE
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GLI ZOMBIE CHE DIVORARONO IL MONDO vol. 1 - Un odore insopportabile
di Jerry Frissen e Guy Davis
108 pagine a colori. Euro 12,50

DICEMBRE
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THE DEAD vol. 1 - Il regno delle mosche
di Alan Grant e Simon Bisley
96 pagine a colori. Euro 12,00