sabato 29 gennaio 2011

Note sparse sulla seconda stagione tv di TWD (prima parte)

In giro cominciano ad apparire le prime dichiarazioni – assolutamente non ufficiali – sulla seconda stagione tv di The Walking Dead.

Una di queste parte dall'assunto che, anche se i numeri degli spettatori di TWD sono stati da paura, Frank Darabont non è fesso. E quindi deve avere capito da subito che la qualità altalenante delle sceneggiature della prima stagione è stata quella che ha fatto storcere a molti il naso (detto tra le righe, confrontando solo i pilot, TWD avrebbe meritato 118 volte di più il Golden Globe del ricchissimo Boardwalk Empire di Martin Scorsese. Lo stesso re dell'horror Stephen King, amico di vecchia data di Darabont, piazza TWD al secondo posto nella classifica delle dieci migliori migliori serie tv del 2010). E così, per la seconda stagione, si prospetta un cambio del parco sceneggiatori, con molti più freelance alle redini del racconto (anche perché, visto che una seconda stagione non era stata subito confermata, alcuni degli sceneggiatori della prima non erano più disponibili avendo già accettato altri incarichi su altre serie).

Secondo la dichiarazioni di alcuni dei membri del cast la seconda stagione sarà per il pubblico ancora più shockante della prima, con il triangolo Rick/Lori/Shane che arriverà ad una conclusione (e chi ha letto il fumetto sa già quale).
In più il personaggio di Merle Dixon (il razzista che si taglia una mano per sfuggire agli zombie interpretato da Michael Rooker e di cui dopo il terzo episodio si sono perse le tracce) non confluirà nel personaggio fumettistico del Governatore come molti avevano immaginato/sperato (peccato...) ma, sorpresa, potrebbe invece entrare presto a far parte del cast della serie a fumetti scritta da Robert Kirkman.

Certo invece è che la produzione, con in testa Gale Ann Hurd, ha detto di no alla possibilità di utilizzare del product placement all'interno della serie. "È stato duro dire no ai soldi che ci offrivano per far comparire dei celebri brand all'interno di TWD, soprattutto considerando che il nostro è un nuovo show – ha dichiarato la Hurd – ma eravamo tutti d'accordo che farlo avrebbero significato rovinare al pubblico l'esperienza di questo mondo post-apocalittico evocato dalla serie".

(continua)

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